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Domenica 29 Giugno 2003 REPUBBLICA On-Line  Marco MAROZZI
Attenti, arriva il Cavaliere
Dai giornali esteri un fuoco di fila di accuse e ironie

BRUXELLES - The Times chiede ai suo lettori di partecipare a un sondaggio. Tema: "L'Italia è adatta a presiedere l'Unione Europea?". Poi si va da The Independent a El Pais. Dal Guardian a Der Spiegel che nel titolo di copertina lo chiama "Il padrino", per aggiungere "ora anche nell'Europa intera". Dal Financial Times a Die Zeit. Dopo Le Monde, Die Welt, il greco Ta Nea e altri ancora, da ogni nazione. Non è nemmeno cominciata e già la presidenza italiana della Ue è sotto il tiro della stampa straniera.

Il motivo è sempre quello. "Silvio Berlusconi, il prossimo e intoccabile presidente dell'Europa" titolava ieri il Financial Times. Un inserto tutto dedicato all'Italia, con un articolo lunghissimo del corrispondente da Roma, dal titolo non meno crudele: "Keep on smiling", ovvero "Buttiamola sul ridere". El Pais ci va giù altrettanto pesante: "Deve quest'uomo presiedere l'Europa?". Altro inserto tutto italiano. Molte pagine presentate così, questa domenica: "Un empresario de fortuna incierta" e "Attenti: arriva il Cavaliere". Foto sempre accluse. The Independent usa i guai giudiziari di Salvatore Cuffaro per puntare su Roma: "L'alleato in Sicilia di Berlusconi indagato per mafia". The Guardian va sul folclore padano con un riferimento alla cotoletta: "Ha costruito un'utopia milanese ma ci si può affidare a Berlusconi per il futuro della Ue?".

The Times addirittura chiede a quattro politologi italiani, Giovanni Sartori, Sergio Romano, Paul Ginsborg e Michele Salvati, se il nostro Paese ha i requisiti per partecipare all'Unione europea. Il titolo è un programma: "Berlusconi's leadership raises Eu fitness doubts". Può voler dire "La leadership di Berlusconi solleva dubbi sulla forma dell'Unione", ma anche - in nome dell'euroscetticismo inglese - che la stessa leadership mette in dubbio la "convenienza" (fitness) della suddetta Unione. E il giornale più importante del Regno Unito, voce dei conservatori di tutto il mondo, invita i suoi lettori a uno strano sondaggio via e-mail: "L'Italia è adatta a presiedere la Ue?". Mai visto, da nessuna parte, per nessun Paese.

Martedì l'Italia assume la presidenza semestrale della Ue. Mercoledì a Strasburgo Silvio Berlusconi racconterà al Parlamento europeo e all'intera Unione il suo programma. Ha mobilitato e controlla il sistema televisivo italiano e cerca di fare altrettanto con i giornali. Ma per lui comincia malissimo. Già dalla Grecia, presidente di turno fino al 30 giugno, Ta nea, il maggior quotidiano, l'ha salutato come "la pecora nera d'Europa". Poi NRC-Handelsblad, giornale di centrodestra olandese, ha stigmatizzato come l'immunità penale ottenuta dal premier - "la legge Berlusconi" per Der Spiegel - non annulli "l'ombra che grava sulla presidenza europea di Berlusconi". Helsingin Sanomat, il più grande giornale finlandese, ha proclamato: "Berlusconi prende in giro l'Europa del diritto".

"Berlusconi usa un linguaggio affilato. - ha scritto la tedesca Sueddeutsche Zeitung - implacabile ma anche offensivo che non vorremmo sentire dentro le stanze europee". Tagesspiegel invece ha irriso alla "via italiana" alla Costituzione europea cavalcata da Berlusconi per ottenere a Roma la firma del Trattato della nuova Unione. Lo svedese Dagens Nyheter ha sparato a zero: "Raramente qualcuno si è dato una tal pena di dimostrare l'inadeguatezza della presidenza rotante della Ue". Berlusconi e l'Italia touchè.

L'ombra di Berlusconi, "inadatto a guidare l'Europa" lo definì The Economist, si dilata negativamente, vista dalla capitali europee, pure su chi gli è più vicino. In questa luce è vista con scarso entusiasmo la possibilità che sia Franco Frattini a presiedere la Conferenza dei governi Ue che in ottobre a Roma avrà l'ultima parola sulla Costituzione europea. La guida degli Esteri, ha scritto il monarchico spagnolo ABC, "in pratica la esercita in modo personale Berlusconi". Preferito così, rispetto a Frattini, come presidente della Conferenza romana Gianfranco Fini, che si è fatto stimare come rappresentante italiano nella Convenzione.

L'allarme si dilata oltre i confini. Der Spiegel, in un articolo-fiume intitolato "Il dossier Berlusconi", scrive tra l'altro che il Cavaliere "nel suo paese smantella la giustizia, assoggetta la televisione al suo controllo, si fa confezionare dal parlamento leggi a richiesta". "Ora - aggiunge il settimanale tedesco - Berlusconi dovrà rappresentare l'Europa. I colleghi della Ue si preoccupano che la sua presidenza passi senza danni".

L'Italia, scrive il direttore del Financial Times, John Lloyd, viola il principio dell'indipendenza dei media nei Paesi democratici. "L'Italia non sta per cadere nell'autoritarismo. Essa ha una elite diplomatica e burocratica con la capacità ed i valori per fare della presidenza italiana una prova decente. Ma il suo primo ministro disprezza gli standard per i quali la maggioranza degli altri leader europei vivono e la sua assunzione della presidenza rende questo un affare europeo e mondiale più di quanto non fosse prima".


 
 
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