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Lunedi 21 Luglio 2003 |
ESPRESSO on-line |
di Enzo BIAGI |
"Ma che cosa è diventata questa Italia, un Paese da operetta?
Chi governa va da Maxim oppure a Montecitorio?´
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Padania show -- Lo ha scritto, il 9 luglio, quello che si definisce l´autorevole ´Financial Times´: "Lo stile diplomatico di Berlusconi è unico e ha ispirato il suo viceministro per il turismo Stefani a gettare un po´ di insulti contro i tedeschi che bevono birra e ruttano". Il guaio è che il Cavaliere va a Palazzo Chigi come se andasse in ditta. È stato costretto, per evitare guai maggiori, a entrare in politica, ma si vede che non è del ramo. E poi va riconosciuto che ha a che fare con una clientela stravagante.
Ha Fini con sé che ha una idea dell´Italia piuttosto (si sarebbe detto una volta) nazionalistica: e ha come ministro nientemeno che Bossi, uno che crede di stare in un posto che non esiste, la Padania, che ha giurato fedeltà alla Repubblica dopo avere dichiarato che lui, col tricolore, si pulisce il sedere. Che è una confessione, visto il personaggio e il linguaggio, confortante: ero convinto che ne facesse a meno. Ed ecco che ci si mette anche il viceministro Stefani, che dipinge i tedeschi come un popolo perennemente impegnato in una gara di rutti attingendo immagino alle espressioni di Bossi che, sempre per restare nel fisiologico, ama citare i peti; anche perché, come si intuisce dai suoi discorsi, le sue letture preferite sono i classici: "Ed egli avea del cul fatto trombetta" (Dante).
Bossi aveva battezzato il presidente del Consiglio Berlus-Kaiser: ma era un imperatore costretto a continui compromessi. E a smentirsi con eccessiva disinvoltura. Qualche esempio: il 15 luglio 1994 proclamava: ´"Il decreto Biondi non si passa. O così o tutti a casa". Tre giorni dopo: "Il decreto Biondi va modificato. E vi rivelo che io stesso ero contrario".
Berlusconi ha una certa considerazione di sé: da qui uno smisurato culto dell´immagine, e si affida a un operatore di fiducia, che sa graduare le luci e le rughe. I capelli non hanno bisogno di ritocchi: sono neri più degli umori dei cittadini. Altro che le promesse: "Meno tasse". Sono sue certe pacate e modeste affermazioni: "La mia discesa in campo ha cambiato la storia di questo Paese". È innegabile: ma come? E ha detto perfino: "Io sono l´Unto del Signore". L´Unto, attenzione, non è l´impadellato, ma secondo la Bibbia è un inviato speciale di Dio presso il popolo, con missioni molto impegnative.
Quando le cose non vanno Berlusconi dice: "Non mi lasciano lavorare". Bossi, si è visto anche dalle urne, conta sempre meno: la gente ha molti bisogni e ha per la sua Padania gli stessi appassionati interessi che ha per l´Estonia.
Il ´senatur´ dunque è trascurato, mentre Fini, che nel Polo è la mente più sottile, resta. Ormai le camicie nere sono solo un ricordo, più o meno come quelle rosse. Quelle verdi, coi fazzolettini dello stesso colore che sporgono dai taschini, sono soltanto un tocco di folclore, non un vero problema. Occupano più poltrone che spazio politico. Nel resto dell´Europa non entrerebbero in Parlamento: in Germania bisogna arrivare almeno al 5 per cento. Non ci siamo.
Cavaliere is ´Beautiful´ -- Titolo dell´´Unità´: ´Fini a Berlusconi: liberaci da Bossi´. Come fa il Cavaliere a mandare a casa il capo della Lega, che ha fissato i confini della Padania, che ha reso sacro, come il Piave, il fiume Po, quello che dice di discendere dai celti mentre le nostre bisnonne, pur virtuose, hanno avuto a che fare con tedeschi, spagnoli e via dicendo.
Ma come fa un personaggio che nei comizi ha sempre una irrefrenabile vena comica a sedersi al tavolo del governo? E a quanti ha promesso una devozione leale? Non aveva perfino inventato un altro parlamento a Mantova? Ma cos´è, un Paese da operetta? Vanno da Maxim o a Montecitorio? A proposito. Dice Berlusconi: "Dove vanno An, la Lega, i centristi senza di me? Li ho raccolti e senza di me rischiano di suicidarsi". Non sia mai, si comportino bene, diano retta a papà Berlusconi che vuole la grandezza della Patria, quella di Mediaset e la loro felicità. Si preoccupino perché quando si fa fotografare in tenuta sportiva non faccia troppi sforzi e si riguardi. Certo, la compagnia che ha attorno non è scelta, ma perfino il suo collega Gesù (non voglio essere né irriverente né blasfemo: per via dei miracoli) su 12 apostoli ne sbagliò un paio: Giuda e Pietro.
Non è un gran momento quello che stiamo vivendo; una volta c´era la scuola per corrispondenza che faceva pubblicità con lo slogan: ´Sapete scrivere, potete disegnare´. Siete un brillante intrattenitore, sapete tante storielle: ma non diteci che l´Italia ha mai goduto di tanto credito come adesso. A me capita anche di leggere la stampa straniera. La storia di Berlusconi è più avvincente di ´Beautiful´.
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