Ci ha poco da ghignare il
cavaliere ridens dal buen retiro russo del comunista del Kgb Putin, quella delle
rogatorie americane è una sberla "dalla parte dell’anello" per
tutto il Casotto delle Libertà a cominciare dal tenutario. Che, preda del
demone competitivo, in mancanza d’altro si vanta pericolosamente di detenere
il record delle rogatorie mentre gli spetta se mai l’ancor più tristo primato
delle rogatorie ostacolate, prima dai suoi avvocati, poi dai suoi parlamentari,
quindi dai suoi avvocati-parlamentari, infine dal suo guardabirilli. Il quale,
col suo intossicato tentativo d’insabbiare tutto come in un qualsiasi porto
giudiziario delle nebbie, è uscito allo scoperto e non è più il pietoso
segreto custodito in patria, come si fa in certe famiglie disgraziate: ora tutto
il mondo conosce il ministro Castelli di sabbia e lo soppesa com’è giusto, a
parte qualche vecchia carampana che affida la sua noia di vivere ai microfoni di
Radio Padania.
I centristi, che da bravi
democristiani dietro il velo virtuoso della pregiudiziale legalitaria miravano a
mandare un amichevole monito al padrone, hanno confermato d’essere dei
centrini, elementi messi a tavola per mera decorazione: volevano contare di più,
ma alla fine della fiera (alla lettera) la sensazione è che contino esattamente
come prima cioè zero. Meno di loro conta il vicepresidente del nulla Fini, uno
al quale va dato atto d’essersi completamente ripulito dalla puzza di
fascismo: un fascista vero non si rimangerebbe ogni santo giorno quanto tuonato
il giorno prima, non si farebbe prendere a calci sui denti ogni santo giorno dai
peggiori scalzacani della coalizione e quello suo non è più un partito, è un
Titanic in cui si balla, si cazzeggia, si eleggono i federali in quanto fedeli
alle caricature che ne fanno i comici, incorniciati in feste di volgarità quasi
patetica, la politica griffata Santanchè che della politica non ha più nemmeno
il ricordo.
Malgrado tanto sfacelo, non
deve stupire che questo cimitero di nani e ballerine, quanto resta della
"squadra di governo più forte degli ultimi 50 anni", come fu definita
da qualche buontempone che ne faceva parte, continui a sopravvivere a se stesso,
come in quel quadro in cui un’accolita di scheletri giocano alle carte sotto
l’occhio maligno del diavolo: non possono spodestarlo, non ci provano neanche,
senza di lui quelle carcasse restano tutte a spasso, si riducono a polvere; e
siccome nessuna di loro da viva ha mai lavorato, neppure per un giorno (la
politica è certo un lavoro, anche faticoso, ma la loro non è politica),
sarebbero costrette a sperimentare la "flessibilità" che tanto li fa
godere quando la disegnano per gli altri. Cioè sarebbero spietatamente fuori
per limiti d’età e di curriculum, capannelli di zombies ai giardini o in
osteria. Meno uno. Il guardabirilli un futuro ce l’avrebbe. Al mare, con le
pinne, fucile ed occhiali e soprattutto tante, tante formelle di sabbia. |