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REPUBBLICA - 21 Gen 2001
TREMONTI: LIBERTA' FAI DA TE
di EUGENIO SCALFARI
In una società dove le vecchie classi sono scomparse e le nuove non hanno ancora preso una forma definita - dice Tremonti - un ceto medio composito dove sono confluiti lavoratori autonomi, piccoli imprenditori, professionisti, tecnici, operatori finanziari, giovani in attesa di primo impiego, fornisce la spinta sociale a chi promette affrancamento dalle burocrazie, occasioni di successo, totale libertà del "fai da te".
Questo magma sociale comprende i due terzi della popolazione e guarda al berlusconismo come al contenitore politico più appropriato a realizzare le sue aspirazioni.
Metteteci dentro un pizzico di xenofobia, una robusta dose di antipolitica, una legittima intolleranza contro gli inefficienti servizi pubblici forniti da una pubblica amministrazione anchilosata e una radicata sfiducia verso le istituzioni; agitate il cocktail con gli strumenti della comunicazione di massa e avrete il risultato elettorale a favore di Forza Italia e della Lega.
Gli altri seguiranno.
Mi fa un certo senso dover citare la sociologia a spanne d'un personaggio che fino a qualche tempo fa era noto soltanto per la capacità di aiutare i suoi clienti a eludere le pretese del fisco, ma quel ceto medio da lui descritto non è un'invenzione e non è neppure un'isolata anomalia italiana. Incarna un soggetto sociale dei nostri tempi, insegue l'effimero come condizione permanente, recupera le nicchie della tradizione localistica nello stesso momento in cui si libera dalle più preziose conquiste della modernità.
I contemporanei contro i moderni: a volerla esprimere in modo appena più sofisticato del sociologo di Forza Italia potrebbe essere questa la definizione di quanto sta avvenendo nel ventre profondo della società del nuovo secolo tecnologico.
Non so dire quanto potrà durare questa contrapposizione, se si rivelerà un fenomeno transitorio o duraturo e quale sarà l'equilibrio sociale e istituzionale che alla fine ne emergerà.
Ma certo è questa la realtà con la quale lo schieramento democratico oggi deve fare i conti.
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