Caro Tonino,
oramai stiamo toccando il fondo, manca solo la vittoria finale del Polo alle prossime elezioni politiche e sara' la fine della democrazia nel nostro Paese.
Siamo giunti a questo punto perche' la classe dirigente della sinistra italiana e' quella che e', priva di ideali, forti motivazioni morali e civili e preoccupata di difendere personaggi indifendibili appartenenti al vecchio PCI e sistemati ancora in incarichi di prestigio e responsabilita'.
L'onore di tali personaggi deve essere ancora difeso e quindi per questo occorre subire ricatti che mettono in pericolo lo stato democratico. La vera fotografia della classe dirigente della sinistra italiana l'ha scattata D'Alema al 1' congresso dei Ds a Torino pronunciando la frase : "Certo, questo gruppo dirigente e' quello che e' ...." -Corriere della Sera del 16-01-2000 articolo di Gian Antonio Stella.
Peccato pero' che tale frase pronunciata dal Baffino d'Italia sia stata tagliata e censurata nel resoconto ufficiale per una censura decisa dallo stesso D'Alema e dal suo entourage. D'altronde non poteva essere diversamente perche' e' stato uno scivolone che non doveva essere ufficializzato ed andava subito rimosso e cancellato perche' avrebbe fatto emergere la guerra sotterranea che si sta combattendo all'interno della classe dirigente dei DS. Infatti la parte giovane ed onesta della classe dirigente della sinistra deve sottostare al ricatto di quei personaggi compromessi della vecchia classe dirigente del PCI che, per difendersi dalla Magistratura, hanno bisogno del successo di Berlusconi per bloccare la parte sana del corpo giudiziario.
Personalmente, come ho cercato di comunicarti nei messaggi precedenti, dal luglio 1995 avevo capito quanto ora e' oramai lampante ed evidente. D'altra parte la verita' non la si puo' nascondere troppo a lungo e prima o poi si fanno passi falsi che permettono di capire cio' che e' realmente accaduto; anche il furbissimo Andreotti e' scivolato su qualche buccia di banana e spero che quanto e' scritto nelle 2500 pagine della motivazione per la sentenza di assoluzione in base al comma 2' dell'articolo 530, permetta di fare qualche passo verso la luce della Verita'.
Come gia' ti ho detto nei precedenti messaggi, tutto cio' che ho appreso nel mio lavoro personale di ricerca ed impegno civico, l'ho formalizzato in una denuncia alla Procura di Milano e proseguiro' fino anche alla sciagurata vittoria finale del Berlusconi che significhera' vittoria della Mafia e della criminalita' nel nostro Paese. Per impedire questa sciagura non si puo' piu' scendere a patti con personaggi come D'Alema, Napolitano e Violante perche' accettare i loro ricatti significa accettare la vittoria truccata di Berlusconi.
L' aver assecondato tali personaggi ci ha portato al punto in cui siamo oggi : un criminale come Berlusconi e' arrivato a pochi metri dal conseguire, grazie alla complicita' e alla connivenza di personaggi come quelli sopracitati, una vittoria politica che significhera' morte della legalita' e morte della democrazia.
Mi rendo perfettamente conto della gravita' dei giudizi espressi sui tre personaggi citati ma non e' colpa mia se hanno commesso errori e sono responsabili di fatti gravi che hanno portato nel 1994 alla legittimiazione politica di un personaggio come Berlusconi. Lo scivolone di D'Alema e' bene illustrato da Stella nell'articolo del 16-01-2000 apparso sul Corriere della Sera che, se non hai ancora letto, ti consiglio.
Lo scivolone di Napolitano alcune migliaia di italiani certamente l'hanno potuto sentire il 15-08-96 durante un TG di prima serata. Tale scivolone, grazie anche alla assenza dei giornali per la festa del Ferragosto e per una deprecabile complicita' del mondo dell'informazione, non e' stato rilevato ed evidenziato agli occhi della pubblica opinione, per cui come purtroppo sta sempre piu' frequentemente accadendo nella societa' dell'informazione, questa notizia contenente elementi di gravita' inaudita e' stata travolta immediatamente da altre notizie. Il risultato finale e' stato quello di annullare e cancellare una notizia che non doveva essere censurata e trascurata.
Anche se in quei giorni avevo mio padre ricoverato in ospedale per un intervento chirurgico all'intestino che l'ha portato alla morte il 17-08-96, a seguito anche di una grave insufficenza renale, non rinunciavo a seguire l'informazione trasmessa dai canali ufficiali e fortunatamente ho potuto ascoltare dalla viva voce dell'ex-ministro degli Interni Napolitano, primo ex-PCI insediatosi al Viminale, rispondere ad una impertinente giornalista che gli chiedeva a che punto era la scoperta dei tanti misteri d'Italia. Per i coinvolgenti sentimenti privati derivanti dalle condizioni di salute di mio padre, a cui ero molto legato, non ricordo bene il canale televisivo ma ricordo molto bene la sostanza della risposta data da Napolitano che si puo' sintetizzare con la seguente frase :
"Non esistono ne' misteri ne' segreti al Viminale".
Ho potuto avere conferma di questo scivolone compiuto da Napolitano parlando successivamente alla libreria Rinascita di Ravenna con il deputato Fulvia Bandoli di Bagnacavallo prima della votazione contraria alla richiesta di arresto di Previti, votazione nella quale la stessa Bandoli voto' contro all'arresto di Previti.
Lo scivolone di Violante l'ho raccolto e provocato modestamente io in un pubblico dibattito svoltosi nel luglio 1995 al festival dell'Unita' di S.Giovanni in Persiceto (BO) registrato anche dalla emittente radio vicina al PDS Italia Radio. Dopo aver dato notizia della sentenza per falsa testimonianza di Berlusconi, ho chiesto a Violante spiegazione della censura di questa sentenza da parte della stampa diessina durante la campagna elettorale del 1994. La mia domanda e la risposta vergognosa di Violante sono contenute in un video che ho allegato alla denuncia presentata in Procura a Milano e che ho anche fatto arrivare a Caselli.
Termino questo messsaggio perche' non voglio farti perdere altro tempo. Ho elencato questi 3 scivoloni che riguardano personaggi di primissimo piano della politica italiana e della sinistra in particolare, per ricordare che visti i sempre piu' probabili pericoli che corre la nostra democrazia non c'e' piu' tempo per tergiversare. A mio avviso occorre che una persona come te rompa gli indugi e denunci i veleni e i ricatti che continuano a mettere in serio pericolo lo stato democratico. Ad un semplice cittadino come me, anche se in possesso di dati oggettivi ed incontestabili, e' possibile fare ben poco; l'ho verificato in questi ultimi anni in cui credo di aver fatto tutto cio' che era nelle mie possibilita'; manca solamente che facci una azione plateale che mi potrebbe fare apparire un esaltato o un pazzo; solamente per apparire o venir considerato tale mi trattengo.
Ad un personaggio come te invece, benche' le tante calunnie e infamie diffuse da quel 07-12-94 abbiano intaccato in parte l' immagine, la pubblica opinione prestera' ascolto e come dici a volte tu stesso, carta canta, per cui davanti a dati oggettivi non si puo' continuare a mentire e ingannare e non si puo' permettere al delinquente Berlusconi di scegliersi gli interlocutori con cui confrontarsi e rapportarsi. La pubblica opinione, benche' sia oramai molto confusa e disorientata, a mio avviso vuole in maggioranza il rispetto della legalita' e della legge per cui certe verita', anche se scomode e spiacevoli, devono venire allo scoperto.
Con questo messaggio ho festeggiato l'anniversario della Liberazione del nostro Paese che e' sull'orlo del baratro nuovamente; nonostante le apparenze che non ingannano cittadini come me, la nostra Italia deve ancora liberarsi di squallidi personaggi per raggiungere la denominazione di Paese libero e civile.
Saluti Pietro