Mi sono svegliato alle 2:30 e non riuscivo piu' a riprendere sonno per la gravita' di cio' che mi era accaduto e che racconto.
Nel volo di linea Bologna-Roma AZ 1312 mentre ero con Katia e mi stavo recando a Bruxelles per alcuni giorni di riposo, ho avuto la possibilita' di scambiare alcune frasi con Veltroni che stava rientrando a Roma da Bologna. E' stata Katia a segnalarmi la presenza di Veltroni sull'aereo mentre saliva la scaletta.
Appena l'ho individuato ho seguito dove si e' seduto e in cuor mio ho deciso di andargli a parlare. Poiche' Katia era contraria ho titubato un po' e alla fine, riuscendo a vincere la contrarieta' di Katia, ho deciso di alzarmi e di avvicinare Veltroni a pochi minuti dall'atterraggio a Roma.
Avendo pochi minuti a disposizione ho sfruttato questo tempo per avere la conferma di un dubbio che da tempo e' diventato una certezza grazie agli elementi che ho raccolto nel tempo. Nell'intervento fatto a Firenze il 14-07-2000 davanti a Di Pietro e Veltri avrei voluto far capire bene alla gente presente la mia certezza ma non c'e' stato il tempo visto che gli interventi di Veltri prima e Di Pietro poi si sono protratti fino alle 23:00 passate e la gente stava gia' uscendo dalla sala.
Sono comunque molto contento di come sono andate le cose a Firenze perche' grazie all'intervento limitato a certi dati essenziali, ho potuto farmi conoscere da Di Pietro che ha preso nota e mi considera un soggetto meritevole di attenzione per il lavoro che vuole portare avanti.
La certezza che ho maturato anche grazie allo scambio veloce di battute con Veltroni e' la seguente : questa sinistra, questo centro-sinistra si sta svendendo a Berlusconie a tutto cio' che esso rappresenta e impersonifica perche' vuole bloccare la Magistratura che se lasciata lavorare in pace potrebbe svelare misteri riguardo le stragi di stato, le stragi di mafia e i molti crimini di Tangentopoli rimasti impuniti.
Questa ipotesi puo' apparire ardita ed azzardata ma dopo lo scambio di battute con Veltroni non lo e' piu'. Parlando con Veltroni nell'aereo ho subito toccato l'episodio della frase pronunciata da D'Alema al congresso del Lingotto e che e' stata censurata nel discorso ufficiale diffuso via Internet.
Poiche' sono sicuro che la verita' e' quella raccontata da Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera il 16-01-2000, perche' se cosi' non fosse, visto il precedente Forattini-D'Alema altro che causa miliardaria piomberebbe sul "bugiardo" Stella, allora mi chiedo perche' Veltroni quando gli ho ricordato la frase pronunciata da D'Alema l'ha smentita dicendo che lui era presente, e davanti alla mia insistenza basata sul fatto che anche Stella era presente, ha confermato nuovamente la smentita circa la frase incriminata.
Poiche' la frase a D'Alema e' certamente scappata altrimenti Stella non avrebbe potuto fare l'articolo che ha scritto, mi chiedo come mai Veltroni insista a negare la verita'. So che Veltroni e' un debole e posso capire che non sia facile nella sua situazione di segretario dei DS avere un comportamento corretto e limpido poiche' e' oramai lampante che deve coprire inganni e scheletri negli armadi di altri dirigenti del PCI-PDS-DS.
Comunque sia pero' non puo' Veltroni raccontare balle e mentire. Avrei voluto insistere ulteriormente con Veltroni riferendo altri dati in mio possesso ma non mi e' stato possibile perche' il personale di servizio aveva bisogno di passare nel corridoio con il carrello e poiche' l'aereo era oramai nella fase di atterraggio per cui ho dovuto rientrare al mio posto per allacciarmi la cintura di sicurezza.
Quelle poche battute scambiate con Veltroni mi hanno comunque permesso di capire come stiano le cose all'interno dei DS : D'Alema e' il "Berlusconi " del centro-sinistra, ha macchie di cui teme azioni da parte della magistratura (vedi la inchiesta di Gianni Barbacetto del febbraio 1998 "Tangenti rosse" apparsa sul Diario).
Questo ultimo episodio capitato casualmente mentre con Katia stavo andando a trascorrere giorni di riposo a Charleroi ospite di amici, si aggiunge agli altri dati oggettivi che possiedo e che rientrano nel goffo tentativo di coprire e negare verita' scomode. Non diffondere tali verita' permette di ingannare e confondere la pubblica opinione.