Messaggi e-mail di risposta al mio del 10-08-2000

==========================================================================================================Da: Da : Fausto Paladini

A:  Pietro Campoli

Oggetto: sono con lei

Data: venerdì 11 agosto 2000 10.46

Caro Campoli,

la ringrazio di avermi inviato il suo interessante messaggio.

Da sempre sono un simpatizzante di Di Pietro. Vivo da anni "lontano e vicino" alle cose d’Italia. Ho sessantatre anni , ex Direttore nel Gruppo Fiat, ho abitato più di sedici anni della mia vita in Germania, Olanda, Svizzera, Cile ed ora dal 1992 sono in Francia. Un poco in Guadalupa ( dove i miei due figli maschi gestiscono l’albergo che abbiamo costruito laggiù dopo la mia uscita per prepensionamento da Fiat ) e gran parte dell’anno in Provenza ( a 350 km da Torino, dove vive mia figlia ). In questi anni ho cercato di approfondire lingue e culture francesi, tedesche, spagnole, inglesi.

Tutto questo glielo racconto perché forse capirà meglio la mia posizione politica e la mia mentalità.

Mi sono da sempre interessato di politica, attività che ritengo ancora oggi dovrebbe essere il culmine e l’aspirazione a migliorare la polis e lo specchio di una vita condotta civilmente. Sono ancora da sempre legato ai valori della dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino della Rivoluzione francese, a quelli che ancor oggi in Francia vengono definiti " i valori della Repubblica".

Man mano che passano gli anni il mio giudizio sulle cose italiane è sempre più amareggiato e pessimista. Non abbandono peraltro la piccola speranza che un giorno le cose migliorino. Per questo nel 92 – come credo tanti altri – ho salutato in Di Pietro e nei suoi colleghi di Milano un barlume di rinnovamento.

Temo l’arrivo di Berlusconi al potere , con la sua congrega, come una delle più gravi disgrazie che possano capitare all’Italia. All’estero da molte parti si è già scritto che tale avvenimento potrebbe portare ad una situazione tipo Haider-Austria…e questo per parlare solo del piano internazionale. Le cosidette sinistre d’altra parte sono allo sbando.

Da molti anni mi sento europeo, in una Europa in cui le varie nazioni attuali sono delle splendide regioni ricche di cultura. Inoltre l’Europa è una evidente necessità sul piano politico, economico, militare ed anche culturale , davanti allo strapotere degli USA ed al futuro ingrandirsi del potere asiatico.

Forse inconsciamente è inoltre anche una maniera di consolarmi delle delusioni italiane…Peraltro se si risale alla storia d’Europa dall’impero carolingio a Napoleone si ritrovano una unità culturale europea, distrutta poi dai vari nazionalismi degli ultimi due secoli.

E proprio il miracoloso aggancio dell’Italia all’Europa mi fa sperare che – almeno " per trascinamento" – piano piano le cose in Italia cambino in meglio.

Però, ancor prima di analizzare le posizioni di destra e sinistra ( peraltro concetti che mi sembra vadano impallidendo dappertutto ), mi sembra necessario ricordare alcuni problemi principali che ci tengono lontani dalle grandi democrazie europee. Con questo non conosco nazioni dove la democrazia sia perfetta : è un problema di "proporzioni", cioè di diverso grado di raggiungimento dei vari livelli di coscienza diffusa e pratica attuazione dei fondamenti democratici di un Paese.

A me pare che i mali d’Italia oggi siano il prodotto di fattori , lontani e vicini, che cerco di riassumere :

mancanza di una storia nazionale unitaria, mancanza nei fatti di una divisione tra Stato e Chiesa, mancanza di una visione a medio lungo termine sia in Confindustria sia nel sindacato, mancanza di una tradizione radicata di critica e satira, mancanza di una vera stampa indipendente , propensione diffusa all’individualismo e alla mancanza di senso civico ( continua e radicata incomprensione della necessità di darsi delle regole di convivenza civile e soprattutto di rispettarle ), faziosità quindi e non confronto politico; al riguardo gli ultimi 55 anni sono stati in pratica la lotta tra tre estremismi : rosso, nero e bianco.

Di Pietro poteva essere la spinta al rinnovamento, all’insegna della cosa più urgente da fare : pulizia. Pulizia nelle cose ma soprattutto nelle menti. Vedo che nelle cose non mi sembra cambiato niente, nelle menti ancor meno. Come può un italiano che ragiona accettare tutta una massa di riciclati ( di tutte le provenienze…) come quella che ha il coraggio di riempire di sé giornali e televisioni ? Gli italiani non hanno memoria alcuna : girano indisturbati e vocianti i Cirino Pomicino, i Ferrara ( oscar dei voltagabbana), De Michelis , Intini, ecc ecc – Come può un italiano ragionevole accettare un Berlusconi ? E Fini ( gratta gratta c’è sotto il fascista, dato che fascisti si è prima nella mente e poi in politica ).

In Italia gli ex sindacalisti diventano ministri : dove s’è mai visto ?

Di Pietro può ancora canalizzare le speranze di rinnovamento ? Quali sono le idee di un Movimento di Pietro in tema di economia, di Europa, politica estera, ecc ? Bisogna che Di Pietro si presenti con un chiaro e completo disegno politico

( A proposito Di Pietro ha un sito Internet ? Se sì, Le sarei gratissimo se me lo comunica ). In famiglia faremmo volentieri il viaggio per le elezioni politiche se qualcuno ci dimostra che ne vale la pena…

Caro Campoli, spero di non averla tediata. Cordialmente

Fausto Paladini

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Da: addis

A: Pietro Campoli

Oggetto: Re: R: Operazione verita' su censure dell'Espresso

Data: venerdì 11 agosto 2000 11.59

caro pietro campoli,

innanzitutto non ti ho mai permesso di inondare la mia casella di posta,  con simili stronzate quali quelle che vai dicendo, evidentemente o non hai niente da dire di piu' sensato o il caldo dell'estate ti squagliato in   maniera definitiva quella tua testolina peraltro vuota. se solo avessi avuto almeno un centesimo dell'intelligenza che D'alema possiede, ti saresti reso conto di quanto ridicolo tu sia. se in questo paese qualche criminale esiste sei tu, per le coglionate che vai blaterando. non intendo perdere neanche un minuto in piu' del mio tempo con uno come te, pertanto ti invito a non rompermi piu' le palle con le tue crisi   psico-esistenziali. per il proseguio dell'estate posso solamente augurarti il piu' sincero dei VAFFANCULO.

==========================================================================================================Da: franco dinelli

A: Pietro Campoli

Oggetto: Re: R: Operazione verita' su censure dell'Espresso

Data: venerdì 11 agosto 2000 12.47

gia' avevo intuito che tipo era D'Alema. a Pisa girano vari aneddoti sulla sua giovinezza. opportunismo e' la sua parola d'ordine. riguardo Berlusconi si e' ben guardato di fare leggi come Conflitto d'ineteressi e altro, o anche limitare il peso delle sue televisioni, per non parlare del suo silenzio sui i processi che venivano cosi' spudoratamente procrastinati fino all'indegna fine che hanno fatto. Lo faceva, credo, per controllarlo e cosi' sperava di restare al potere (l'unica cosa che gli preme) per chissa' quanto.

                                                                                                                                                                                                    saluti

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Da : Pietro Campoli

A : addis

Poiche' sono piu' educato di lei non le rispondo con la sua >volgarita' -Ne, puo' essere sicuro, non ho tempo da perdere per gente come lei. Le mie affermazioni si basano su fatti che evidentemente lei non e' in grado di valutare, si tenga caro D'Alema, Berlusconi, e compagnia bella.

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Da: addis

A: Pietro Campoli

Oggetto: Re: R: Operazione verita' su censure dell'Espresso

Data: venerdì 11 agosto 2000 14.01

se fossi stato veramente educato non ti saresti permesso di postarmi certe  cazzate senza alcuna autorizzazione................ su una cosa hai perfettamente ragione: non abbiamo niente in comune figuriamoci gli interessi.................. spero che abbia altrettanta ragione quando dici che non hai/avrai altro tempo da perdere per me (sarebbe gia un successo da parte tua). meglio un D'alema oggi che un pietro campoli domani................ p.s.:dopotutto sarei curioso di sapere quali fossero queste miracolose  "ricette" contro la criminalita' di D'alema.