L'INTERVISTA
Vespa: volevano candidarmi sia il centrosinistra sia il Polo. <<Non ho colori. Dal '94, dai tempi di Palazzo Chigi mi rifiuto di riprendere Berlusconi con i cameramen di sua fiducia, l'argine l'ha rotto un direttore Rai diessino>>
ROMA - Il direttore generale Rai, Celli, le scrive: il "Porta a Porta" con Berlusconi <<non e' stato irreprensibile>> nell'equilibrio intervistatore-intervistato. Preoccupato, Bruno Vespa? <<No. La lettera e' gentile nella forma, ma cauta nella sostanza. Celli ha forse dovuto tenere conto dell'umore di qualche consigliere>>. Non e' una condanna del suo operato, scusi? <<No. Piu' che altro un invito ad essere molto attenti. La Rai e' sempre molto esposta alle burrasche politiche, soprattutto durante le campagne elettorali. Se non ci fosse stata questa tempesta, non credo che il Consiglio si sarebbe occupato della puntata. Lo stesso presidente Zaccaria ha spiegato che il Cda ha affrontato il tema generale dell'informazione politica, non un caso "Porta a Porta">> . Il consigliere Rai Vittorio Emiliani dice: <<La vela di Vespa e' azzurro-Forza Italia>>. <<Non ho colori. I miei colleghi di redazione che assistono a certe telefonate, possono testimoniarlo. Dal '94, dai tempi di Palazzo Chigi, rifiuto di riprendere le interviste a Berlusconi con cameramen di sua fiducia. L'argine e' stato rotto da un direttore Rai "democratico e di sinistra">>.
Fuori il nome... <<Figuriamoci>> Berlusconi che e' anche l'editore dei suoi libri: possiede la Mondadori. Non e' un problemino? <<Il panorama degli autori di quella casa editrice, da D'Alema a Celli, mi pare molto vasto...>>. Arriviamo al dunque: lei e' berlusconiano o no? <<Per carita' di Dio, no. Il primo a saperlo e' Berlusconi>>. Non vorra' mica far credere d'essere ulivista? <<Ho ricevuto negli anni offerte di candidature politiche dalle due parti. E mio figlio non sa per chi voto>>. Dicono: Vespa blocca tutti, non Berlusconi... <<Ma che guardino bene i programmi... Berlusconi dice che quando viene da me e' in preda a una fortissima ansia e parla piu' velocemente perche' teme le mie interruzioni. Cio' che conta e' che lui non abbia piu' spazio di altri e che non gli sia risparmiata nessuna domanda: dal conflitto di interessi a Mediaset ai problemi giudiziari. Aspetto ancora contestazioni su questo punto>>. Il sottosegretario Vita e' <<indignato>> per la puntata e il verde Paissan dice: modello da non imitare. <<Liberi tutti di pensarla come si crede. Ma i leader si sono tenuti fuori dalla polemica, e va a loro onore. Alcuni, come Mastella, ci hanno difeso. Altri hanno chiamato per far notare di non essere intervenuti>>. Di nuovo: fuori i nomi... <<Credo non sia interesse di nessuno avvelenare la campagna elettorale>>. Pero' Veltroni paragona la puntata ad <<Amici miei>> ... <<Attenzione: la polemica e' soltanto con Berlusconi. E mi pare anche doverosa, dal loro punto di vista>>. Dice il ds Giulietti: Vespa ha il monopolio dell'approfondimento Rai. <<Tv7 ospita Bertinotti e Buttiglione, Santoro si occupa giustamente di politica come "Primo piano". Ma chi e perche' ha chiuso le trasmissioni di Lerner, Sassoli, Annunziata, Minoli? Certo non io... E "Porta a Porta" ha fatto vincere con quattro puntate a settimana la seconda serata per la prima volta dall'87, cioe' da quando esiste l'Auditel. Invece di portarci a cinque puntate ci hanno ridotto a tre. Dov'e' il privilegio?>>. Ma cosa e' accaduto durante quella pausa pubblicitaria, lunedi'? <<Come possono testimoniare i direttori di giornali e i fotografi in studio, Berlusconi ha letto l'agenzia su Ciampi e si e' consultato brevemente coi suoi. S'e' poi perso tempo per cercare una dichiarazione di Rutelli che non esisteva. In quanto a Rutelli, anche lui durante una sua puntata seppe della polemica in Campidoglio sul piano regolatore. Ed ebbe tempo e modo di approfondire il caso durante la pausa>>. Ma non sarebbe meglio una sana diretta? <<Sarebbe la strada migliore! Registriamo per comodita' degli ospiti e per favorire i giornali per le notizie che nascono in trasmissione. Pronto a rivedere i tempi>>. Pero' quei cartelli gia' scritti sapevano molto di artificioso. Per qualcuno, troppo. <<Primo: abbiamo negato a Berlusconi la possibilita' di usare i suoi cartelli, lui e' ugualmente venuto col suo materiale e gli e' stato ripetuto il no. Secondo: i nomi scritti a matita erano pochissimi. Terzo: qualcuno dovrebbe spiegarmi qual e' la differenza tra quei nomi scritti a matita sul posto da un suo collaboratore e un libretto di appunti. Pero' non posso non notare che ogni volta che viene Berlusconi succede l'inferno>>. Non sara' colpa sua? <<Aspetto ancora le contestazioni di cui sopra>>. Berlusconi chiede: trasmettete i minuti di tagliati. <<Mai fatto, ma se l'azienda lo ritenesse utile...>>. Cucinerebbe di nuovo il risotto a D'Alema? <<Lo rifarei domattina. D'Alema fu preso in giro, e credo anche ingiustamente. Quell'episodio umanizzo' molto il personaggio...>>.
Paolo Conti