Allarme del magistrato sulla lotta a Cosa Nostra: con le nuove regole, a parità di condizioni, è meglio fare limputato
DAL NOSTRO INVIATO
PALERMO - Che la legge sui pentiti e quella sul "giusto processo" non piacessero a tanti magistrati si sapeva. Ma, dopo settimane di riflessione e a camere chiuse, il procuratore di Palermo Piero Grasso pronuncia la sua "condanna" con parole che più dure non potrebbero risultare. E, pur con un paradosso, dice in sostanza che se lui fosse un mafioso non si pentirebbe: "Viste le nuove regole, se fosse per me, io non collaborerei mai con la giustizia. Con questo chiaro di luna, a parità di condizioni, è meglio fare limputato".
Felice Cavallaro