Repubblica del 30-04-2001
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Soccorso azzurro al Cavaliere scende in campo la brigata vip
Dopo l'apparizione televisiva di Iva
Zanicchi e Rita Dalla Chiesa alla trasmissione "Il raggio verde"
SEBASTIANO MESSINA
ROMA - E chi se l'aspettava, che le migliori avvocatesse di
Berlusconi nell'arena rossa di Santoro risultassero Iva Zanicchi e Rita Dalla Chiesa,
cioè una cantante e una presentatrice? Eppure è successo: ancora una volta, nel momento
delle scontro più difficile, i rinforzi per il Cavaliere arrivano dalla brigata Vip,
dalle star della tv, dai principi del Quinto Potere. E' come se scattasse una solidarietà
di network, tra i leader dell'audience e il loro profeta, tra i governanti del prime time
e il principe di Mediaset. Arrivano sul campo di battaglia - che poi è casa loro, la tv -
e con un paio di frasi ben assestate disarmano l'avversario e convincono gli indecisi:
"Ma via, cosa ci costa provare Berlusconi? Se poi riesce a fare quello che promette,
sarà meglio per tutti. Altrimenti la prossima volta gli diamo un bel calcio nel sedere e
proviamo un altro, no?".
Così la bella voce emiliana dell'"Aquila di Ligonchio", già colonna sonora di
tanti festival dell'Unità, ha risolto in tre secondi la questione del conflitto
d'interessi, mentre l'ex regina di "Forum", la figlia del generale Dalla Chiesa,
testimoniava con la sua stessa presenza sotto la bandiera berlusconiana che non è
possibile, non è immaginabile, non è accettabile sospettare un uomo come lui di aver
violato non diciamo la legge ma nemmeno il codice stradale. Una mossa da grande stratega
della propaganda, che invece è dovuta solo al caso. "Santoro mi ha chiamata e io
sono andata. Punto" racconta Iva Zanicchi. "Berlusconi
mi ha cercata dopo, ma non lo sentivo da un paio d'anni. Perché io gli voglio un gran
bene, ma in tutta la mia vita l'avrò chiamato due o tre volte. Non mi ha mai invitata a
pranzo, per dire. Gliela dico tutta: mi piacerebbe che lo facesse, ma non lo ha mai
fatto".
Un gesto spontaneo, dunque, un felice incrocio tra il caso e l'entusiasmo. E del resto fu
per una casuale coincidenza che nel 94, quando Berlusconi combatté la sua prima
campagna, la bionda Antonella Elia (celebre protagonista del referendum a puntate "Ci
fa o ci è?", stravinto alla fine dal partito del "Ci è") chiese a un
certo punto a Raimondo Vianello, nel bel mezzo della più popolare trasmissione sportiva
di Mediaset, per chi votasse. E quello, candidamente: "Per Berlusconi". E
dev'essere stato per una felice combinazione, che in quegli stessi giorni Mike Bongiorno -
che le domande è abituato a farle agli altri - si rispose da solo durante il suo quiz
dell'ora di cena: "Io voto per Berlusconi". Così come per una stramba fatalità
alla bella Patrizia Rossetti venne in mente di dire, davanti alle telecamere accese,
"mi viene istintivo un commento: è la prima volta che sento un politico parlare
veramente chiaro". E parlava, si capisce, di Berlusconi.
Di fronte a un partito invisibile, "Forza Italia", il partito delle star
televisive è forse l'unico vero apparato su cui il Cavaliere ha sempre potuto contare,
dalla "discesa in campo" alla "scelta decisiva", passando per il
referendum sulle tv e per la traversata nel deserto dell'opposizione. La tv è la sua
riserva. Da lì vengono Gianni Letta e Giuliano Ferrara, due dei suoi consiglieri più
influenti. Lì è rimasto Emilio Fede, il primo tifoso del Cavaliere. Da lì sono sbucati
Vittorio Sgarbi, imprevedibile tribuno dall'oratoria spettacolare, e Ombretta Colli, la
cantante dagli occhi di velluto, poi conquistati dalla politica. E lì finiscono, per
essere premiati con l'investitura ufficiale a portavoce televisivo, i suoi migliori
pretoriani, quelli che si rivelano più berlusconiani di Berlusconi.
E' una porta sempre aperta, dalla quale un giorno esce una presentatrice come Gabriella
Carlucci e viene candidata sul campo in un collegio per la Camera, il giorno dopo rientra
Cesare Cadeo, il re delle televendite che era andato in libera uscita a fare l'assessore
alla Provincia di Milano, e un altro giorno spunta Natalia Estrada, la più esplosiva
della showgirl di Mediaset, e confessa a Playboy non solo di essere "pazza di
Berlusconi", ma di considerarsi lei stessa - forse per inconsapevole emulazione -
"una presentatrice operaia". C'è poco da scherzare: per molti dei 44 milioni di
italiani che il 13 maggio si tramuteranno da telespettatori in elettori, i veri opinion
maker sono loro.
E il loro peso politico è tanto maggiore quanto più i loro fans, seguaci o ammiratori,
li considerano lontani dalla politica che pesa. Ecco perché le parole forse ingenue ma
semplici e dirette di Iva Zanicchi sono penetrate come una lama nel ventre molle
dell'Italia degli indecisi, a cominciare proprio dall'Emilia rossa che l'ha sempre
considerata una delle sue figlie. "Io racconta lei ho il record assoluto delle
presenze alle feste dell'Unità. Cantavo anche "Bella ciao" che mi piace da
morire. Ma cantavo soprattutto le mie canzoni, soprattutto una scritta da Mikis
Teodorakis, "Fiume amaro": finì che ai funerali civili, quelli dei compagni,
prima mettevano "Bandiera rossa" e poi la mia canzone". Una berlusconiana
atipica, certo. Che ama, riamata, molti comunisti. "Le mie due amiche del cuore, Ines
e Gina, due donne meravigliose che sento sempre tutti i lunedì per sapere come sono
andata la domenica in tv, hanno il ritratto di Lenin appeso in salotto, non so se mi
spiego. E due anni fa, quando mi candidai alle europee, io andavo dritta dai miei amici di
Rifondazione. Che giornate, ragazzi. Mi sono divertita come al Cantagiro. Quattordici mila
voti, ho preso. Ma hanno fatto bene a non eleggermi: la politica la deve fare chi la sa
fare". Cioè Berlusconi. "E chi, sennò?".
ADN0424 POL 19:53
Parigi, 30 apr. - (Adnkronos) - ''Le Monde approva la messa in guardia dell'Economist''. Cosi' si conclude un duro editoriale del giornale parigino contro il leader di Forza Italia, che si rivolge agli italiani per sottolineare ''la contraddizione'' fra i valori della comunita' di cui fa parte l'Italia e quelli di Berlusconi e della sua coalizione. L'editoriale dal titolo inequivocabile ''Berlusconi squalificato'' ricorda, facendoli propri (''non si potrebbe scrivere di meglio'') i contenuti dell'articolo dell'Economist su Berlusconi. Ma alle considerazioni sulle ''zone d'ombra'' del leader di Forza Italia, riguardanti ''le origini della sua fortuna, le manipolazioni finanziarie rivelate dalle inchieste, la scarsa trasparenza del suo gruppo'', le Monde intende aggiungerne altre ''ugualmente a sfavore di Berlusconi''.
(Civ/Pn/Adnkronos) 30-APR-01 19:53
TELECINCO: 'EL MUNDO', I DOCUMENTI IN MANO A GARZON
(ANSA) - MADRID, 30 APR - Secondo il quotidiano 'El Mundo', Silvio Berlusconi uso' Telecinco, la tv privata spagnola della quale Fininvest possiede una quota, per far passare ''miliardi di pesetas'' a societa' che controllava, domiciliate in diversi 'paradisi fiscali'. In un articolo di prima pagina, il giornale madrileno sostiene di possedere documenti che dimostrano che quando Berlusconi ''era uno dei principali azionisti del canale tv'', dall'Italia ''si inviavano istruzioni agli allora amministratori di Telecinco perche' pagassero quelle compagnie, situate in paesi considerati paradisi fiscali''. 'El Mundo', secondo il quale questi documenti fanno parte dell'istruzione attualmente in corso sul caso Telecinco da parte del giudice Baltasar Garzon, sostiene che ''questi ed altri contratti hanno provocato importanti perdite nei conti Telecinco, mentre i guadagni di Berlusconi aumentavano in modo spettacolare, il che porto' a una serie di licenziamenti in quel canale di televisione''. In un breve editoriale che accompagna le rivelazioni di 'El Mundo' - che occupano anche due pagine all'interno del giornale - si afferma che ''la traccia lasciata in Spagna corrisponde con la lunga serie di illegalita' e corruzioni che sono state una costante nell'attivita' di Berlusconi, il che - come hanno sottolineato altri mezzi europei ed italiani - rappresenta un grave inconveniente per diventare il primo ministro italiano''. I documenti pubblicati da 'El Mundo' dimostrerebbero dunque che ''Telecinco pago' ingenti quantita' a una rete di aziende con sede in paesi con accordi fiscali particolari e controllate dal gruppo Fininvest, di Silvio Berlusconi, contrariamente a quanto il magnate italiano ha dichiarato in varie occasione all'Audiencia Nacional'', massima istanza giudiziale spagnola. Secondo un documento dello stesso Garzon, citato dal giornale, si era costituita ''una rete finanziaria internazionale, fiscalmente opaca, con sede in diversi paesi considerati legalmente paradisi fiscali'', ma che in realta' era controllata dalla Fininvest. ''Telecinco compro' a queste societa' diritti sportivi e cinematografici per oltre 21 miliardi di pesetas, sviando cosi' al gruppo Berlusconi gran parte del debito assunto dal canale fino al 1995, che sarebbe di circa 58 miliardi di pesetas, secondo un documento interno di Telecinco a cui ha avuto accesso El Mundo'', prosegue il giornale. Secondo El Mundo, ''il fatto piu' importante e' che i documenti dimostrano il legame fra queste aziende e il gruppo Berlusconi, tenendo in conto che la procura anticorruzione e il giudice Garzon attendono ancora la risposta a una commissione rogatoria inviata in Svizzera'' che confermi questo punto. Nel suo breve editoriale, il giornale madrileno sostiene che Berlusconi ''ha negato davanti ai giudici che le aziende con cui Telecinco ha firmato questi contratti fossero sue'', ma ''i fax inviati dagli uffici Fininvest dando le istruzioni di pagamento a favore di queste compagnie dimostrano che non ha detto la verita'''. ''Questo comportamento suppone una truffa al resto degli azionisti (di Telecinco, Ndr) e Berlusconi - che ottenne la licenza tv grazie all'influenza che aveva il corrotto Craxi su Felipe Gonzalez - potrebbe anche aver commesso qualche delitto fiscale in questa trama'', conclude 'El Mundo', augurandosi che Aznar ''prenda le distanze'' da questa ''brutta storia''. (ANSA). FD 30/04/2001 11:55
BERLUSCONI: "LE MONDE" IN SINTONIA CON
"L'ECONOMIST"
(AGI) - Roma, 30 apr. - Dopo "l'Economist" arriva dall'altra parte della Manica
un altro attacco alla CDL ed al suo leader Silvio Berlusconi. Il quotidiano parigino
"Le Monde" condivide totalmente quanto scritto la scorsa settimana dal
settimanale britannico e, in una corrispondenza da Roma, dal titolo "Berlusconi
squalificato", il piu' autorevole giornale transalpino scrive, tra l'altro,
"l'elezione di Berlusconi a primo ministro sarebbe un giorno nero per la democrazia
italiana e per lo stato di diritto". (AGI) Els/ segue
301658 APR 01
EL MUNDO: TELECINCO PAGO' MLD A SOCIETA' OFF-SHORE
BERLUSCONI
(AGI) - Madrid, 30 apr. - La rete televisiva Telecinco pago' miliardi per diritti sportivi
e cinematografici a una rete di imprese con sede in paradisi fiscali controllate dal
Gruppo Fininvest di Silvio Berlusconi. Lo scrive oggi il quotidiano spagnolo El Mundo,
entrato in possesso di documenti che proverebbero l'esistenza di societa' off-shore
riconducibili a Berlusconi, cosa che "il magnate italiano aveva negato"
sottolinea il giornale. Con queste operazioni, spiega il giornale, furono svuotate le
casse della televisione spagnola, di cui Berlusconi era azionista. (AGI)
300920 APR 01
ELEZIONI: MATRANGA, AUMENTATE LE MINACCE CONTRO DI ME
(AGI) - Milano, 30 apr. - "Le minacce nei miei confronti aumentano a tal punto che il
ministro Bianco ha attenzionato la tutela e il contatto diretto col prefetto di
Palermo". La denuncia viene dal parlamentare di Forza Italia, Cristina Matranga, da
tempo in polemica con Silvio Berlusconi per la mancata ricandidatura al Parlamento.
"La paura e' tanta - dice a margine del Comitato Radicale riunito a Milano - che
quando se ne ha come me, permettetemi di non parlarne neanche". (AGI)
301628 APR 01
EL MUNDO: PER FININVEST "ENNESIMO SCOOP FASULLO"
(AGI) - Milano, 30 apr. - Secondo la Fininvest quello pubblicato da 'El Mundo' e'
"l'ennesimo scoop fasullo fabbricato dall'internazionale della calunnia per gettare
nuvo fango sula Fininvest e sul suo fondatore Silvio Berlusconi. 'El Mundo' - si legge in
una nota del gruppo - quotidiano gia' particolarmente distintosi per i suoi furibondi
attacchi ritira fuori dal cassetto vecchi articoli che aveva gia' pubblicato anni fa,
spaccia per rivelazioni una serie di fatti perfettamente regolari oltreche' assolutamente
noti e li utilizza per trarre conclusioni non solo totalmente infondate e diffamatorie, ma
anche prive di alcun collegamento con la logica e il buon senso". (AGI)
302014 APR 01
MAFIA: BERLUSCONI, BASTA INCHIESTE CHE NON REGGONO A PROVA
(AGI) - Palermo, 30 apr. - Nella lotta alla mafia "bisogna mettere da parte i teoremi
e i veleni, non spendere troppe energie in inchieste che non hanno retto alla prova dei
fatti, come quelle su Andreotti, Musotto, e adesso Dell'Utri". Cosi' Silvio
Berlusconi dalla tribuna del Palazzo dello Sport di Palermo ha parlato di antimafia, della
"lotta contro l'esercito del male" che, ha riconosciuto, "e' stata
fatta" ma occorre rilanciare guardando all'esempio di "Falcone e Borsellino,
simboli veri della voglia di contrasto della criminalita'".
(AGI)
302016 APR 01
EL MUNDO: D'ALEMA, GIURO CHE NON HO TELEFONATO IO...
(AGI) - Grosseto, 30 apr. - "Berlusconi non si preoccupi: non sono stato io a
telefonare al direttore di El Mundo": questo il commento di Massimo D'Alema
all'inchiesta che il quotidiano spagnolo dedica al caso Berlusconi-Telecinco.
"Lo giuro", ha detto con sarcasmo l'ex presidente del Consiglio, "non
gliel'ho detto io. Assicuro Berlusconi che in questi giorni sono impegnato a dialogare con
i contadini e gli imprenditori del Salento, e non riesco certo a telefonare a tutti i
direttori dei quotidiani europei. Ai quali lui dovrebbe dare una risposta, se proprio non
vuool darla agli italiani. Una risposta garbata, che non sia quella che fanno tutti parte
dell'Internazionale Comunista, che tra l'altro non esiste piu'".(AGI)
301359 APR 01
17:01 EL MUNDO: PDCI, BERLUSCONI URLERA' AL COMPLOTTO
(ASCA) - Roma, 30 apr - ''Adesso Berlusconi urlera' al complotto planetario contro di lui. Ma quello che alcuni giorni fa ha scritto l'Economist e quanto riportato oggi sul giornale spagnolo El Mundo sono fatti che dovrebbero far riflettere''. Cosi' il coordinatore di Pdci, Marco Rizzo, commenta l'editoriale del quotidiano spagnolo. ''Questa vicenda - prosegue - ci dice che posto di fronte alla scelta tra l'interesse generale e il suo interesse personale Berlusconi non avrebbe il benche' minimo dubbio: gli affari privati prima di tutto. Ma chi pensa cosi' non puo' governare l'Italia. Non puo' governare chi ha una rete fittissima ed intricata rete di societa' off-shore nei paradisi fiscali. Non puo' governare chi non fa chiarezza sulle sue fortune ed e' l'incarnazione del conflitto di interessi''.
17:07 TELECINCO: CASINI, MA SONO GLI ITALIANI CHE DECIDONO...
(ASCA) - Roma, 30 apr - L'articolo contro Silvio Berlusconi apparso su 'El Mundo' non preoccupa Pierferdinando Casini. Al termine della registrazione della puntata di 'Porta a Porta' che andra' in onda stasera il presidente del Ccd dice che ''c'e' diritto di parola per tutti. Alla fine - sottolinea - sono gli italiani che decidono''.
17:08 EL MUNDO: PPI, CON BERLUSCONI ITALIA PERDE CREDIBILITA'
(ASCA) - Roma, 30 apr - ''Quel conflitto d'interessi che Berlusconi si ostina a non voler risolvere torna come un boomerang a colpire, insieme a lui, anche la nostra affidabilita' internazionale: dopo l'Economist arriva ora El Mundo, testata inattaccabile con il trito argomentario del Polo contro i giornali comunisti e nemici. E' sempre piu' imbarazzante, per lui e per l'Italia, continuare a rispondere alle richieste europee cianciando sui complotti''. Lo afferma il coordinatore del Ppi, Lapo Pistelli, secondo il quale ''le domande a cui Berlusconi si rifiuta di rispondere rischiano di avere riflessi anche sulla nostra credibilita': ma se il capo del Polo, al quale piacerebbe essere uno statista, non sente il dovere di chiarire ne' agli italiani ne' ai partner europei noi abbiamo il dovere di continuare a chiedergli perche' continua a esporre il nostro Paese al rischio di delegittimazione internazionale pur di preservare i suoi interessi personali. Cosa intende fare per sottrarre l'Italia a questo stillicidio di sospetti? Pensa forse che basti mandare anche oltre confine il suo album fotografico?''.
17:29 BERLUSCONI: LE MONDE SEGUE L'ECONOMIST, INADATTO A GOVERNO
(ASCA) - Roma, 30 apr - ''Le Monde approva la messa in guardia dell'Economist''. Il quotidiano francese si mette al fianco del giornale inglese nelle critiche a Silvio Berlusconi e in un editoriale dal titolo ''Berlusconi squalificato'' espone tutti i suoi dubbi sul candidato premier della Casa delle liberta'. 'Le Monde' definisce ''inappellabile'' il giudizio dell'Economist e riferisce come il giornale britannico abbia ''fatto il punto sulle zone d'ombra di Berlusconi'' in relazione alle inchieste giudiziarie. ''A queste considerazioni sulla trasparenza e l'onesta' - scrive 'Le Monde' possiamo aggiungerne altre, egualmente in sfavore di Berlusconi. La prima riguarda il rischio per le liberta' pubbliche, di mettere al potere un uomo che controlla circa la meta' dei mezzi d'informazione del paese e che si trova in guerra con la magistratura. La seconda e' di natura politica. Berlusconi e' a capo di un partito, Forza Italia, sufficientemente moderato per essere stato ammesso, al Parlamento europeo, in seno al Ppe. Ma i suoi alleati? Umberto Bossi, il leader della Lega nord, e' un elemento instabile, sempre pronto a chiamare i suoi elettori alla rivolta fiscale o alla secessione; non ci dimentichiamo neanche il passato fra le fila dell'estrema destra di Gianfranco Fini, a capo di Alleanza nazionale. E la coalizione in Sicilia e' alleata con Pino Rauti, leader del partito neofascista Fiamma Tricolore. Queste alleanze sono accompagnate da una campagna a tinte xenofobe''. Secondo il quotidiano francese, ''non e' quindi inutile ricordare'' agli elettori italiani che ''fanno parte di una comunita' portatrice di certi valori, che verrebbero contraddetti dalla scelta di Berlusconi''.
17:47 BERLUSCONI: DI PIETRO, NO A SUO GOVERNO - CASINI, PAROLE MAFIOSE
(ASCA) - Roma, 30 apr - Vivace scambio di battute tra Antonio Di Pietro e Pierferdinando Casini nel corso di 'Porta a Porta', con l'ex pm che attacca Silvio Berlusconi sulle societa' off-shore e con il presidente del Ccd che replica immediatamente, accusando il senatore dell'Ulivo di fare un ''uso mafioso'' delle parole. Di Pietro, dopo circa un'ora di trasmissione, prende spunto dalle contestazioni che sta facendo a Silvio Berlusconi un altro ospite di Bruno Vespa, il segretario del Pdci Oliviero Diliberto, e sottolinea che l'Italia dei Valori ''non votera' mai la fiducia al governo Berlusconi. Non riteniamo di poter affidare le chiavi del governo ad una persona con poca trasparenza, che non vuole precisare alcuni fatti del passato''. Per quale ragione il leader della CdL, si domanda per esempio Di Pietro, ''diede vita a societa' off-shore, che facevano capo al suo gruppo'', oppure perche' ''non spiega i documenti scoperti durante la perquisizione nello studio dell'avvocato Mills'', documenti sui casi All Iberian e Telecinco. Immediata la replica di Casini, che interrompe con foga il senatore: ''E' questo un modo davvero mafioso e allusivo di fare... Non puoi permetterti di tirare fuori in modo mafioso queste cose, soprattutto quando Berlusconi non e' qui per difendersi. Anche perche' - continua - se qui ci fosse Berlusconi direbbe tante cose di cui non vuoi sentir parlare...''. ''Io non voglio fare polemiche - ribatte Di Pietro -, Casini lo scuso''. Ma Casini non si ferma: ''Non mi devi scusare di nulla - dice -, io mi assumo la responsabilita' di quello che dico''. Glaciale Di Pietro: ''Non mi fai ne' caldo ne' freddo''.
17:59 EL MUNDO: FININVEST, SCOOP FASULLO DA 'INTERNAZIONALE DELLA CALUNNIA'
(ASCA) - Roma, 30 apr - ''Arriva dalla Spagna l'ennesimo scoop fasullo fabbricato dall'internazionale della calunnia per gettare nuovo fango sulla Fininvest e sul suo fondatore Silvio Berlusconi''. Cosi' la Finivest, in una lunga nota, replica alle accuse de 'El Mundo'.
18:08 ELEZIONI: STAMPA ESTERA CONCENTRA ATTENZIONE SULL'ITALIA
(ASCA) - Roma, 30 apr - A meno di due settimane dalle
elezioni, la stampa estera ha iniziato a rivolgere la sua attenzione all'Italia. Oltre
agli editoriali de 'El Mundo' e de 'Le Monde' sono stati diversi oggi i giornali che si
sono occupati della politica italiana e in particolare di SIlvio Berlusconi. Il 'Financial
times', ad esempio, in un editoriale, ritiene che ''ne' Francesco Rutelli, ne' Silvio
Berlusconi sono finora riusciti a produrre un programma di riforma convincente''. E se
anche il proggetto dell'Ulivo e' ''a prima vista piu' rigoroso'', gli elettori del
centrosinistra ''hanno i ldiritto di domandarsi se il signor Rutelli durera' di piu' dei
suoi predecessori''. Quanto alla Casa delle Liberta', il FT sostiene che ''ci sono seri
dubbi sul signor Berlusconi e la sua idoneita''' a governare: ''rimangono i dubbi sulla
sua integrita' personale. La magistratura lo ha inseguito per otto anni con l'accusa di
corruzione'' e poi non si puo' ''ignorare l'evidente conflitto di interessi'' che
porterebbe in caso di vittoria ad una situazione simile a quella del romanzo ''1984'' di
Orwell. Il Wall Strett Journal, in un articolo di Yaroslav
Trofimov, sottolinea come l'Ulivo abbia dirottato la campagna elettorale sul conflitto di
interessi e sulle inchieste giudiziarie relative a Berlusconi. ''Anche se Berlusconi puo'
tacitare gli avversari vendendo le sue holding televisive - si legge sul quotidiano
economico americano - gli sara' piu' difficile allontanare i suoi guai giudiziari''.
Mentre l'Herald Tribune pubblica un'intervista a Giulio Tremonti, in
cui il ministro dell'Economia 'in pectore' garantisce il rispetto dei parametri europei in
caso di vittoria della Casa delle Liberta', il 'Times' sottolinea come il centrodestra
stia accusando l'Ulivo di ''complottare con politici e giornali starnieri''.
Il giornale economico tedesco 'Handelsblatt' fa un ritratto del
'Cavaliere' e citando un ex manager della Fininvest scrive: Berlusconi ''naturalmente non
e' un angelo, ma non e' neanche un dittatore''.