Lettera al dott. Di Pietro

                                                                                                                                                                                                                Russi 27-01-96

Egregio Dr. Di Pietro,

mi permetto di disturbarla per esprimerle innanzitutto la mia solidarieta' per la situazione incresiosa che sta vivendo in questo momento.

Tutto cio' che le sta succedendo sarebbe impensabile in un Paese civile e democratico, ma poiche' l'Italia per ora ancora non lo e', si deve mettere in conto questo ed altro. Per non farle perdere tempo vengo subito al motivo per cui le ho scritto questa lettera. Innanzitutto chiarisco che il suo indirizzo l'ho ricavato dalla rivista Avvenimenti che pubblica alcuni stralci della sua deposizione di Brescia.

In passato le ho scritto una lettera il 11-09-1994 presso la Procura di Milano (con raccomandata e ricevuta di ritorno), e il 06-10-95 mi sono recato alla caserma dei CC di Ponte S.Pietro per farle recapitare una busta contenente : la lettera del 11-09-94, e le 2 lettere denuncia spedite al Capo dello Stato per chiedere la tutela dell'art. 21 della Costituzione.Mi rivolgo nuovamente a lei in questo momento perche' ritengo oramai che solamente una sua presa di posizione chiara, netta e pubblica contro Berlusconi possa salvare la democrazia del Paese.

Le spiego schematicamente perche' sono giunto a questa conclusione. Berlusconi e' un cittadino che il 27-09-88 ha violato il codice penale (violazione sancita dalla sentenza n. 97 n. 215/89 Reg. Gen. Corte di Appello di Venezia) perche' piduista. Dal gennaio 1994 nessun organo di informazione a larga diffusione ha dato questa notizia e quindi poiche' il Popolo non conosce questo precedente, il cittadino Berlusconi non e' delegittimato a ricoprire un incarico politico di primo piano.

L' analisi dei fatti che si sono susseguti dal 27-04-94 ad oggi e che hanno visto e vedono protagonista interessato il Berlusconi stesso chiarisce quali siano i veri motivi della discesa in politica dell'Unto del Signore. Per non pagare i conti con la Giustizia terrena (rappresentata ora dalla Procura di Milano e in futuro da altre Procure) il cittadino Berlusconi deve

1 - diventare il Capo di un sistema Presidenziale per "piegare" i giudici riottosi. (obiettivo non ancora raggiunto).

2 - condizionare la pubblica opinione con la complicita' della informazione e dei partiti di opposizione.

Questo obiettivo e' raggiunto nel campo dell' informazione basta pensare alla censura della notizia della falsa testimonianza. Sul fronte politico il patto scellerato tra P2 e PCI raggiunto alla fine degli anni '70, sta producendo tra i vari frutti quello che sta avvenendo in questi giorni : un cittadino imputato, processato in un Tribunale della Repubblica, conduce la trattativa tra i Poli per risolvere la crisi politica e per affrontare in futuro l'emergenza Giustizia.

Per completare il quadro occorre solamente consultare Riina per chiedere come risolvere il problema della Mafia. Nella speranza che il mio messaggio sia da lei recepito, dichiarando la mia totale disponibilita' per argomentare meglio le mie affermazioni, le porgo distinti saluti nuovamente ringraziandola per la Speranza che ha dato ai cittadini onesti che esistono in questo Paese.

                                                                                                                                                                                                    Campoli Pietro