Fax per il direttore di Italia Radio Romeo Ripanti

spedito dopo accordo telefonico con lo stesso Ripanti il 07-02-96 ore 19:30 : era andato perso (o cestinato)  il fax del 02-02-96;

Alla cortese attenzione del Direttore Romeo Ripanti

sono Campoli Pietro e oramai sono conosciuto come quello della falsa testimonianza del Berlusconi. La invito ad avere la cortesia di leggere tutto il fax, perche' ritengo di esporre considerazioni serie che dovrebbero far riflettere ogni persona responsabile. Sono cosciente dei pericoli a cui vado incontro nell'insistere a diffondere questa notizia, ma purtroppo l'evolversi della situazione mi da' ragione per essermi concentrato e per insistere su questa notizia : basta pensare al decreto Biondi, al deprecato decreto sulla custodia cautelare difeso dai microfoni della radio da Violante e che pagheremo caro sul piano della tutela della legalita' perche' piu' "garantista" per il delinquente, alla futura "amnistia" piu' o meno camuffata che verra', a seguito "dell'accordo 'D'Alema-Berlusconi" mascherato dalla esigenza delle riforme Istituzionali necessarie per il futuro democratico del Paese.

Dal luglio '94 sto denunciando sia nelle sedi Istituzionali competenti, sia agli organi di informazione, una censura inacettabile per un Paese civile e democratico, censura che nelle elezioni del 1994 ha permesso la violazione di un diritto fondamentale per la liberta' del cittadino, violazione che ha inficiato la legittimita' del voto.(Quanti sono, tra i 10 milioni di elettori di Forza Italia ,coloro che conoscono il precedente del Cavaliere?). Ida Bressa stessa ai microfoni della radio il 04-03-95 in diretta alla mia domanda, ha onestamente risposto che non era a conoscenza della notizia.

La censura a cui mi riferisco riguarda il reato penale commesso dal cittadino Berlusconi Silvio in data 27-09-88;presso il Tribunale di Verona, interrogato in qualita' di testimone, il Berlusconi ha mentito sulla data di iscrizione alla Loggia P2. La sentenza n. 97 n. 215/89 Reg. Gen. della Corte di Appello di Venezia, in giudicato il 13-02-91, ha sancito che l'imputato (Silvio Berlusconi) "ha compiutamente realizzato gli estremi obiettivi e subiettivi del contestato delitto".La medesima sentenza dichiara non doversi procedere nei confronti di Berlusconi Silvio in ordine al reato di falsa testimonianza, per essere il reato estinto per amnistia.

Pur tuttavia la gravita' morale del reato penale non e' cancellata; per questo motivo il Berlusconi e' delegittimato a ricoprire incarichi istituzionali di primo piano. Dal gennaio 1994, escludendo alcuni libri, nessun organo "indipendente" di informazione e nessun organo di partito, ha dato questa notizia. E' stato negato in tal modo al cittadino-elettore la possibilita' di decidere in maniera responsabile e consapevole .

La assurda situazione che il Paese e' costretto subire ora, vede la medesima persona, sul piano giudiziario imputato in processo presso un Tribunale della Repubblica, e nel campo politico, protagonista di una trattativa decisiva per il futuro democratico della nostra societa'. Qualunque coscienza che conservi ancora un minimo di indignazione e responsabilita' davanti a questa situazione assurda, non puo' non rendersi conto che proseguendo su questa china il futuro che ci aspetta non puo' essere che dominato dalla illegalita' e dalla legge del violento e del piu' forte e che, a sinistra, proseguendo su questa strada, ci si dividera' sempre di piu'.

Termino questo fax ricordando quanto e' scritto nello Zingarelli alla voce "demonizzare" : "far apparire, dichiarare pubblicamente qualcuno come capace di intenzioni o azioni variamente biasimevoli o condannabili,spec.in base a considerazioni pregiudiziali o preconcette." L'iscrizione alla associazione a delinquere P2,(se non vogliamo essere ipocriti),la falsa testimonianza, la sentenza passata in giudicato sono considerazioni pregiudiziali e preconcette oppure fatti concreti e inconfutabili da chicchesia? Termino dicendo che non e' giustizialismo chiedere la difesa della Legalita', necessaria per la tutela dei diritti dei piu' deboli e dei meno garantiti (in continuo aumento) che possono essere solamente difesi da chi si dichiara di appartenere alla sinistra.