Per sost. dott.sa M.G. Pradella e proc. dott. Borelli
chiedo scusa innanzitutto per il disturbo ma e' una necessita' vitale per la mia serenita' e il mio equilibrio rivolgermi a voi e comunicarvi alcune considerazioni e amare riflessioni perche' vedo nella Procura nella quale lavorate l'estremo baluardo rimasto nel Paese per la difesa della legalita' e della democrazia.
Al dott. Borrelli in passato gia' altre volte ho espresso, documentato e denunciato l'assurdita' della situazione in cui si vive il nostro Paese. Per non ripetermi, ricordero' con frasi sintetiche alcune di queste assurdita' partendo da quella per la quale da ormai tre anni sto dedicando quasi tutto il mio tempo libero per trasmettere e far comprendere agli altri cittadini la gravita' e la emblematicita' del confuso e pericoloso momento storico che stiamo vivendo.
Da circa tre anni siede nel Parlamento italiano ed ora anche nella Bicamerale un cittadino che, nella ignoranza pressoche' totale della pubblica opinione, si e' reso responsabile ed e' stato riconosciuto colpevole con sentenza definitiva, del reato di falsa testimonianza, reato gravissimo e inaccettabile per un uomo politico.
E' assurdo che si affermi, come fa la classe dirigente del PDS, che Berlusconi e' legittimato dal consenso di 8-10 milioni di voti : questi voti sono stati ottenuti nella pressoche' totale ignoranza di questo precedente, ignoranza che annulla il consenso conseguito. E' assurdo e inquietante che la classe dirigente di coloro i quali per tanti anni sono stati discriminati ingiustamente in passato nel nome di in anticomunismo inammissibile, ora "dimentichi" e sorvoli su cio' che per la minaccia alla democrazia e alla liberta' ha rappresentato la P2 e tutto cio' che ne e' conseguito.
Grazie probabilmente anche a questa corta memoria abbiamo assistito alla sentenza di assoluzione del novembre 1996 di Licio Gelli, assoluzione che avra' effetti devastanti per la tutela della legalita'. Attualmente mentre magistrati degni di tale carica stanno, con enorme sforzo e infiniti ostacoli cercando di fare luce e giustizia sulle innumerevoli stragi del passato anche recente, la "Politica" tutta sta cercando di desensibilizzare la pubblica opinione affinche', anche se la magistratura scoprira' delle verita', la conoscenza di tali verita' sia poco recepita dalla maggioranza dei cittadini.
Infine la inaccettabile legittimazione politica del Berlusconi ha gia', a mio avviso, di fatto garantito allo stesso Berlusconi la impunita' giudiziaria per il fatto stesso che chi lo ha ieri e oggi legittimato si trovera' nella condizione di contrastare e negare la eventuale verita' giudiziaria che potrebbe emergere perche' dovra' difendere la faccia e per poter fare cio' dovra' negare anche l'innegabile.
Per non trovarci in questa situazione, nella quale un signore perche' e' il piu' ricco d'Italia deve essere impunito, mi sono totalmente impegnato denunciando con tutte le mie forze cercando di sensibilizzare le coscienze. Amaramente devo concludere che ho la sensazione che tutto' cio che ho fatto non sia servito a nulla.
Inoltre, dopo essermi rivolto alla Presidenza della Repubblica per chiedere la tutela dell'art. 21 della Costituzione, sia da personale di segreteria, che da funzionari dell'Ufficio Affari Interni del Quirinale sono stato preso in giro ed ero cosciente di esserlo ma lo ho accettato con la volonta' di fargliela pagare.
Posso documentare cio' che affermo e avrei voluto anche denuciare cio' che affermo, ma mi debbo fermare per tutelare la mia incolumita'. E non e' per vigliaccheria o per paura che lo faro' perche' se non avessi legami familiari la situazione che devo subire come cittadino non la accetterei assolutamente.
Ma poiche', dopo la morte di mio padre avvenuta nell'agosto 1996 sento il dovere morale di proteggere mia madre, mia sorella ed anche l' unica donna della mia vita che ho avuto la fortuna di incontrare pressoche' quarantenne, sono costretto a fermarmi e devo con molta frustrazione assistere impotente allo spettacolo indegno che la cronaca del Paese offre.
Cito solamente a titolo di esempio la perquisizione e tutta la assurda vicenda giudiziaria del dott. Di Pietro. Termino la lettera augurandovi un profiquo lavoro per il bene del nostro Paese con un brano che mi ha molto colpito e che ho letto nell'ultimo libro di Gherardo Colombo :
" ..ho il timore che la memoria non sia tenuta in conto nemmeno da chi con impegno e rigore vuole che si esca dal sistema, vuole contrastare la corruzione e riaffermare un modo di vita civile. Il timore e' che anche le persone per bene non abbiano sufficente memoria. Per esempio, delle conseguenze della separatezza, delle sedi esclusive, della gestione occulta del potere. se anche gli uomini di buona volonta' non hanno memoria, questo paese e' in un vicolo cieco."