Russi 18-07-98
Ricorso N. 40883/98
Campoli c/ITALIA
Spett. Commissione,
in questo periodo in attesa dell'esito del ricorso presentato assisto quotidianamente, impotente e sempre piu' schifato da un lato alle menzogne e agli attacchi ingiustificati e inacettabili rivolti a magistrati integerrimi da personaggi come Berlusconi e dalla vasta pletora di prezzolati al suo servizio e dall'altro lato al silenzio-assenzo di tutta la rimanente parte politica e dei vertici Istituzionali del Paese. Quando i vertici Istituzionali si fanno sentire succede come e' avvenuto il 09-07-98 in cui il Presidente Scalfaro intervenendo alla riunione plenaria del CSM ha messo sullo stesso piano il leader del Polo e i magistrati, contribuendo a gettar discredito su un Pool che invece merita rispetto e credito e che rappresenta nel Paese un punto fermo per la difesa della legalita' e della democrazia.
L'intervento al CSM del capo dello Stato e' ancor piu' inquietante e inammissibile se penso al silenzio del Quirinale davanti alla votazione della Camera dei deputati del 10-06-98 con cui e' stata concessa l'impunita' al deputato Sgarbi colpevole di aver apostrofato come "assassini" i componenti il Pool di Milano. Tale personaggio puo' vantarsi di aver apostrofato anche la magistratura di Palermo con complimenti simili senza che alcuno sentisse il dovere di tulelare l'onore ingiustamente offeso.
Grazie a questa impunita' che vergognosamente viene concessa e tollerata si contribuisce anche all'imbarbarimento generale e crescente nel Paese di cui ad esempio sono prova la deturpazione e i vandalismi contro il patrimonio artistico sempre piu' diffusi. Questo crescente degrado e imbarbarimento associati alle continue menzogne che sono diffuse nel Paese attraverso la stampa e le televizioni pubbliche e private, sta dando i frutti che i responsabili si prefiggono.
La confusione e il disorientamento ingenerato nella pubblica opinione grazie alla complicita' tra informazione servile e classe politica ipocrita, criminale, corrotta e irresponsabile sta preparando il terreno per una depenalizzazione generale che concedera' dapprima l'immunita' ad un personaggio come Berlusconi e poi nel tempo permettera' ai politici del PDS coinvolti nel sistema della corruzione e delle tangenti di non rendere conto alla Giustizia dell'illecito commesso.
Mi chiedo : che fine fara' il Paese avendo la classe politica raggiunto questo obiettivo che si sta prefiggendo ? Termino citando l'articolo del direttore dell'Espresso apparso nel numero 29-anno 1998 in cui viene fatta un'analisi sulla attuale situazione anomala in Italia sul tema legalita'. Considero l'articolo perfetto nell'analisi riguardo al problema giustizia e alla anomalia Berlusconi che sta avvelenando la vita del Paese; peccato pero' che anche questo direttore abbia contribuito alla menzogna e alla censura sulla sentenza n. 97 n. 215/89. Ricordo a riguardo l'articolo apparso sul settimanale del 17-09-95 "Memorandum/Berlusconi e il vecchio potere".
P.S.
Dopo aver terminato la lettera ho ascoltato al TG4 (Fininvest) e al TG3 (RAI) delle ore 19:00 del 18-07-98 due brani della medesima intervista rilasciata dal capogruppo alla Camera dei deputati Fabio Mussi del PDS. La scelta operata dalle 2 testate televisive e' la ennesima conferma del criterio di falsificazione utilizzato dai responsabili della informazione delle 2 testate che a secondo del tornaconto perseguito utilizzano cio' che serve ai propri scopi. Non commento le affermazioni del politico mi limito alla trascrizione fedele di quanto e' stato trasmesso.
TG4 ore 19:00 del 18-07-98
Introduzione della conduttrice : "Nelle file del PDS si farebbe strada un accenno di ripensamento a proposito della giustizia. Oggi a Napoli al convegno organizzato dai democratici di sinistra il capogruppo dei democratici alla Camera Fabio Mussi cerca di riannodare il dialogo interotto tra la Quercia e il Polo. Mussi riconosce che alcuni magistrati in tutti questi anni hanno invaso il campo della politica e dice che sarebbe stato meglio fermarli gia' nei primi tempi di tangentopoli." Un cronista chiede a Mussi : "Le responsabilita' della magistratura che lei alla fine del suo discorso ha indicato, quali sono?" Risposta di Mussi : "Sono quelle di essere usciti spesso dal loro ambito, cioe' la magistratura ha offerto un qualche fianco alla campagna contro di lei. C'e' stata una certa invasivita' di campi che non spetta alla magistratura. Intanto i magistrati non devono distribuire i verbali perche' c'e' il segreto istruttorio, poi non devono dare interpretazioni politiche dei loro atti, poi non devono fare continuamente interviste, se possibile, anche se hanno diritto costituzionale alla parola, ma credo che dovrebbe esserci un dovere di riservatezza e di sobrieta' che appartiene al ruolo di magistrato, e infine non devono invadere il terreno legislativo. Io ho visto con raccapriccio al fatto che ci sono stati magistrati che sono intervenuti sulla bicamerale, per dire come era la bicamenrale, che era la bicamenrale dei ricatti, che non doveva fare x, che non doveva fare y. Perche' allora se i giudici dicono quali sono le leggi da fare poi i politici diranno quali sono le sentenze da fare e cosi' si contribuisce al logoramento dello stato di diritto.
TG3 ore 19:00 del 18-07-98
Mussi : "chiunque non puo' dire questa sentenza o queste sentenze che mi rigurdano sono ingiuste. Nessuno soprattutto un leader politico, in una democrazia moderna come la nostra , occidentale puo' dire che le sentenze dei tribunali sono illegittime e illegali.
Con ossequi